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005 Extracción de cristalino subluxado en un ojo ciego, doloroso y con glaucoma secundario-Joaquín Barraquer-1955 Barcelona

005 Extracción de cristalino subluxado en un ojo ciego, doloroso y con glaucoma secundario-Joaquín Barraquer-1955 Barcelona

A case of a crystalline lens spontaneously luxated into the vitreous chamber causing inflammation, secondary glaucoma and a painful blind eye, treated by Joaquín Barraquer in 1955. The technique involves a superior rector bridle suture, a keratome stab and scissors limbal corneoscleral 180º incision and a PI with BDW scissors. In the Spanish soundtrack, the author notes he would have added, later in 1961, a conjunctival flap, preplaced sutures and a Flieringa ring, which was not necessary in this case. Preoperatively the lens had been located at the inferior ciliary zone, but now it is not found there with the Snellen snare. It has probably fallen further. As the pupil is small and rigid, it is enlarged by an inferior radial iridotomy. A first unsuccessful attempt at locating the lens uses a jet of saline into the vitreous chamber. Using a Lancaster illuminator, the lens (a black cataract) is seen “over the papilla” and grasped with Colibri forceps, elevated and then extracted with the Snellen snare. Despite these maneuvers and total vitreous liquefaction, the globe did not collapse, which is attributed to scleral rigidity and the deep relaxation obtained with general anesthesia with curare akinesia of the orbital muscles. The incision is closed with 7-0 silk sutures with the anterior chamber (AC) formed with an air bubble. This procedure allowed the eye to be retained, avoiding enucleation. Filmed in color & narrated in Spanish by the author.

 

Un caso di cristallino lussato spontaneamente nella camera vitrea causando infiammazione, glaucoma secondario e un occhio cieco doloroso, trattato da Joaquín Barraquer nel 1955. La tecnica prevede una sutura a briglia del rettore superiore, una puntura con cheratomo e forbici per l’incisione limbare corneosclerale a 180º e un PI con forbici BDW. Nella colonna sonora spagnola, l’autore nota che avrebbe aggiunto, più tardi nel 1961, un lembo congiuntivale, punti di sutura preposizionati e un anello Flieringa, che in questo caso non era necessario. Preoperatoriamente il cristallino era stato localizzato nella zona ciliare inferiore, ma ora non si trova lì con l’ansa Snellen. Probabilmente è ulteriormente diminuito. Poiché la pupilla è piccola e rigida, viene allargata da un’iridotomia radiale inferiore. Un primo tentativo fallito di localizzare la lente utilizza un getto di soluzione salina nella camera vitrea. Utilizzando un illuminatore tipo Lancaster, la lente (una cataratta nera) viene vista “sopra la papilla” e afferrata con una pinza Colibri, sollevata e quindi estratta con l’ansa Snellen. Nonostante queste manovre e la totale liquefazione del vitreo, il globo non è collassato, il che è attribuito alla rigidità sclerale e al rilassamento profondo ottenuto con l’anestesia generale con acinesia al curaro dei muscoli orbitali. L’incisione viene chiusa con suture in seta 7-0 con la camera anteriore (AC) formata da una bolla d’aria. Questa procedura ha permesso di conservare l’occhio, evitando l’enucleazione.

Girato a colori e narrato in spagnolo dall’autore.

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